Quali sono i tipi di degustazione dei vini?

degustazione dei vini

La degustazione del vino è un processo molto più complesso e articolato di quanto si possa pensare. Il degustatore deve possedere innumerevoli competenze, soprattutto per destreggiarsi tra le diverse tipologie di degustazione.

Un'arte antica

La degustazione del vino è un'arte tanto antico quanto apprezzata. Degustare il vino significa procedere a un assaggio con lo scopo di apprezzarne le proprietà organolettiche e individuare i migliori abbinamenti e possibilità di impiego. La degustazione è un processo che coinvolge la vista, l'olfatto e il gusto, richiedendo più gradi di attenzione. Il giudizio espresso dal degustatore va molto al di là della mera piacevolezza dell'assaggio, ma implica una valutazione globale che si scompone in un articolato di giudizi che abbracciano diverse percezioni sensoriali. Al fine di assicurare una degustazione il più professionale e accurata possibile, è fondamentale che i parametri a cui rapportarsi siano stati precedentemente acquisiti da colui che procede all'assaggio, tanto in termini di scale di giudizio, quanto di riconoscimenti sensoriali. Non bisogna trascurare, inoltre, come esistano diversi tipi di degustazioni del vino: orizzontale, verticale e varietale. Attraverso portali come winalist.it, è possibile scoprire quali siano i migliori posti per le degustazioni veneto e in altre regioni d'Italia.

La degustazione orizzontale e verticale

La degustazione orizzontale si basa sull'assaggio di vini appartenenti alle medesima zona e alla medesima annata, ma provenienti da produttori diversi. Affinché la degustazione possa essere qualificata come orizzontale, i prodotti vinicoli devono appartenere rigorosamente alla stesse tipologia e alla stessa zona (come determinati territori della Toscana o del Veneto) o denominazione. Ad esempio, qualora si optasse per l'organizzazione di una degustazione orizzontale nel campo dei vini DOC Cirò, sarebbe necessario che tutti i campioni appartenessero alla medesima tipologia. La finalità di questa tipologia di degustazione è quella di individuare l'interpretazione del territorio e dell'uva in cui il produttore si muove, lo stile aziendale ed effettuare uno studio delle qualità enologiche delle singole cantine. Il fine ultimo può consistere anche nel decretare quale sia il produttore migliore di una determinata denominazione. Oltre alla degustazione orizzontale, nel genus delle degustazioni comparative, si annovera anche la degustazione verticale. Si tratta del tipo di degustazione di vini più famosa, nonché dotata di maggiore fascino. Questa tipologia di degustazione consiste nella comparazione e nello studio del medesimo vino e del medesimo produttore, ma proveniente da annate diverse. Attraverso essa, è possibile valutare la potenzialità di sviluppo di un determinato prodotto vinicolo aziendale, adottando una prospettiva storica. In questo modo, il degustatore ha l'occasione di esprimere un giudizio sulle potenzialità evolutive di uno specifico vino. Affinché una degustazione verticale sia affidabile, si richiede la presenza di almeno tre assaggi, mentre, affinché sia ritenuta buona, dovrebbe prevedere almeno cinque campioni. Per quanto concerne la scelta delle annate, è possibile seguire il criterio che si preferisce. La finalità ultima della degustazione verticale è quella di effettuare uno studio sull'affidabilità qualitativa e sullo potenzialità di sviluppo di un determinato vino.

L'ampia categoria delle degustazioni varietali

La degustazione varietale è forse la tipologia di degustazione più eterogenea. All'interno della categoria, si distinguono due varianti, in accordo ai vini che la compongono. Il primo tipo annovera vini monovarietali prodotti con vitigni differenti ma proveniente dalla medesima categoria, ovvero a bacca rossa o bianca. La seconda tipologia di degustazione varietale annovera prodotti mediante il medesimo vitigno in purezza ma derivanti da zone differenti. Attraverso la prima variante, è possibile effettuare uno studio sulle differenze di un medesimo vitigno in correlazione al tipo di suolo e al territorio. Grazie al secondo tipo, invece, i degustatori puntano a mettere in risalto le specifiche proprietà organolettiche delle singole varianti, mediante il contrasto tra i campioni. Questa variante di degustazione varietale è particolarmente utile per riconoscere le diverse varietà aromatiche (Sauvignon Blanc, Gwürztraminer, Moscato Bianco) o semi aromatiche. Le esperienze in Veneto di degustazione o in altre regioni dell'Italia note per la loro produzione vinicola possono stupire anche il più scettico dei viaggiatori.

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